Il nostro programma originario prevedeva una sosta a Fethiye, ma una volta saputo i prezzi del marina (370 € /notte) saltiamo a piè pari Fethiye e approdiamo direttamente a Gemiler Adasi.
Vento scarso 5
nodi da SE, riusciamo a mettere la randa e con l’aiuto del motore arriviamo alle
16.20. Le profondità del plotter (cartografia Navionics) non corrispondono alla
realtà, la zona di ancoraggio che avevo scelto indicava 7 mt. di profondità, in
realtà c'erano dai 50 ai 70 mt.; perlustriamo tutto il canale tra l’isola
Gemiler e la terraferma, alla fine ci posizioniamo ad W del canale su un fondo
sabbioso di 15 mt. (36°33’,425N 29°3’729E). Facciamo il bagno in un’acqua caldissima (29-30°). Il giorno seguente facciamo una escursione con il
dinghy all’isola Gemiler dove c’è un vecchio villaggio diroccato con tre chiese
altrettanto distrutte e risaliamo il sentiero fino al faro sulla sommità
della collina. Da qui si gode una bella vista sul canale e dintorni.
Torniamo alla barca e ci spostiamo 3 miglia a SSW nell’ansa denominata Karacaoren Buku, dove un ristorante offre le boe gratis a chi va a cena, l’alternativa è mettersi con le cime a terra fuori dall’area delle boe, ma non abbiamo tanta voglia di faticare… perciò la scelta è obbligata. Mangiamo molto bene, spendendo circa 55 € a testa.
Giovedì 3 luglio
salpiamo alla volta di Kalkan a 30 miglia. Vento praticamente assente, 3-4 nodi
alle spalle, tiriamo su la randa solo per fare un po' di ombra in coperta; arriviamo alle 15.15, ancoriamo fuori dal piccolo porto congestionato di barche
soprattutto turistiche in 8-9 mt di fondo sabbioso (36°15.606N 28°24.904’E). Facciamo il bagno: l’acqua questa volta è gelida, a causa di fredde correnti a 20-22°.
Il giorno seguente una visita al grazioso paese, arrampicato sulla collina, piccola spesa di frutta e verdura e acqua e ritorno in barca; ci spostiamo in una baia circa un miglio a sud, mettiamo ancora su un fondo di 30 mt e portiamo le cime a terra (36°14.665N 29°24.482’E). Qui l’acqua è sempre freschetta ma non ci sono le correnti gelate di ieri; a terra c’è una postazione di un contadino che vende formaggio di capra ma nel pomeriggio quando andiamo a trovarlo non c’è più nessuno. Ci consoliamo con il solito aperitivo serale ed una super cena.
L’indomani sabato 5
luglio salpiamo per Kas a 14 miglia. Vento assente andiamo a motore, arriviamo
alle 12.00 al marina, ci viene assegnato un ormeggio al pontile C (36°11.636’N
29°50.670’E). Struttura moderna ben organizzata, che comprende un cantiere con
un grosso travel lift, officina meccanica, elettricista, negozio ship-chandler,
supermercato della catena svizzera Migros, discretamente fornito, oltre
naturalmente a bagni e docce di ottima qualità. Anche il prezzo è adeguato ai
servizi infatti paghiamo 208€ per una notte. L’indomani dopo aver scaricato le
acque nere, ormeggiamo nell’ampia baia di fronte al marina, con ancora e
cime a terra; acqua un po' torbida ma caldissima 28-29°.
Kas è vicinissima a Kastelorizo che dista solo 3 miglia ma non c’è un grande traffico per quella direzione, solo qualche caicco fa l’escursione sulle isole vicine.






