domenica 30 giugno 2013

Isole Tuamotu : Tahanea

 16:51.02S 144:41.56W

Le 48 M da Makemo a Tahanea sono questa volta da percorrere alla massima velocita’ per arrivare in un orario adeguato al transito della pass e ad ancorare con un po’ di luce; come detto, siamo partiti alle 7.00 di martedi 25 giugno e per fortuna il vento non e’ mancato, 15-20 kn al traverso, cosi’ alle 13.50 siamo davanti alla pass Teavatapu.

Tahanea e’ un atollo disabitato ed e’ un parco naturale; ci sono 3 pass sul lato NE dell’atollo, distanti circa 2 M l’una dall’altra, Teavatapu e’ quella centrale, la piu’ larga, ed e’ orientata per 190°; al nostro arrivo il sole e’ ancora alto e c’e’ una buona visibilita’, entriamo con marea crescente, corrente a favore, la velocita’ man mano che avanziamo nella pass aumenta da 4,5 a 9 kn, vediamo solo piccole creste in prossimita’ del reef laterale.

Aggiriamo ampiamente il basso fondale ad ovest della pass, vista la scarsa visibilita’ in quella direzione, ed ancoriamo su 10-12 mt di fondale sabbia e teste di corallo; l’ancoraggio (16°51,00’S 144°41,60’W) e’ protetto dal vento da NE ed E, che sta soffiando ora, ed anche parzialmente dal ESE.

A terra c’e’ un capanno utilizzato da 2 giovanotti che rappresentano la guardia del parco; cordiali e gentili come tutti i polinesiani, al ritorno dalla battuta di pesca alla traina ci  regalano 1 carangide di 2 kg ; dal capanno in 10 minuti a piedi si puo’ raggiungere la pass. Camminata che noi ovviamente abbiamo fatto, per osservare le correnti e cercare di interpretarne orari e movimenti.

Bello l’ancoraggio, acqua eccezionalmente limpida, ricchissimo di coralli e infinite varieta’ di pesci: restiamo un giorno prima di spostarci, giovedì 27, in direzione SE. Seguiamo proficuamente la rotta 120°-130° segnalata nel Compendium Tuamotu e riportiamo i wp sul plotter (16:51.816S 144:41.023W; 16:53.546S 144:38.776W; 16:54.490S 144:38.039W; 16:56.103S 144:36.469W); Lilli di guardia alla prima crocetta, il vento viene da ESE 15-16 kn, velocita’ 5,5 kn, dopo 10 M arriviamo sottovento ad un motu abbastanza esteso, circa 1 miglio, ci sono gia’ 10 barche, ma lo spazio e’ vasto, ancoriamo su 8-10 mt di sabbia con poche teste di corallo (16°57,22’S 144°34,91’W).

Tutti i giorni gli equipaggi delle barche presenti si danno appuntamento sulla spiaggia alle 16.30 per un barbecu collettivo e per socializzare; vicino alla spiaggia ci sono alcuni reef  ricchi di coralli di svariati colori e pesci in grande quantita’.

Il vento soffia da ESE con raffiche a 25 kn, ma l’ancoraggio si dimostra eccellente, acqua appena increspata e dolce brandeggio.

Due giorni di relax e lavoretti in barca, e poi domenica 30 giugno, alle 9.00, con gli amici di Zoomax, facciamo la rotta inversa per tornare alla pass: il programma e’ di ancorare, pranzare, e attendere con la stanca di marea del pomeriggio per fare l’uscita dall’atollo.

Siamo stati molto indecisi nel preparare la rotta per Fakarava, che ha due pass, una a Sud e una a Nord, distanti rispettivamente 48 e 80 M. Per entrare a sud occorre partire il mattino presto, per transitare la pass nel pomeriggio; inizialmente propensi a questa ipotesi, abbiamo poi considerato che la pass Sud e’ orientata contro sole (leggi: visibilita’ fondali pari a zero), e nella parte centrale ha una strettoia con 4 mt di fondale. Inoltre saremmo passati avendo contro la corrente uscente e una discreta onda da SE, prodotta da alcuni giorni di vento da SE tra i 15 e 20 kn; infine c’era il rischio, se qualcosa andava storto, di dover aspettare fuori dalla pass fino al mattino successivo; qualche barca di quelle presenti ha optato per l’uscita notturna da Tahanea e l’atterraggio al mattino a Fakarava sud. Sulla base di tutte queste considerazioni, noi e Zoomax abbiamo optato per l’uscita alle 16.00 da Tahanea e la navigazione notturna fino alla pass Nord (Pass Garue): sono 80 M da percorrere, ma almeno non abbiamo patemi di orario.

Prima della partenza ci siamo concessi uno snorkeling nella corrente della pass.

Alle 16.05 salpiamo, alle 16.15 attraversiamo in uscita la pass Tevatapua di Tahanea, proprio in corrispondenza della bassa marea: non c’e’ corrente e le acque sono calme, solo nell’ultima parte, ormai fuori, piccole onde stazionarie, residuo della corrente uscente contro il moto ondoso dell’oceano.

  

ed ora, lasciamo la parola alle immagini : 


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mercoledì 26 giugno 2013

Isole Tuamotu : Makemo

 16:27.44S 143:58.33W

La navigazione notturna tra Raroia e Makemo, con unico problema mantenere la velocita' media di 5 kn, e' stata abbastanza tranquilla; nonostante il vento al traverso sui 18-22 kn ed un'onda sui 2 mt , abbiamo trovato l'assetto migliore con genoa ridotto e mezzana.

Alle 6.30 del 19/06 giungiamo in prossimita' della pass; circa mezz'ora prima, alle prime luci dell'alba, e' entrata una nave, alle 6.15 inizia la bassa marea. I ragazzi spagnoli di Sikkim, i piu' vicino all'imbocco della pass, ci comunicano via radio VHF:" Noi andiamo, le acque sono calme, il nostro piccolo motore ce la fara'", dietro di loro si infila Zoomax ed infine anche noi, alle 6.45.

Siamo entrati con il motore a 2500 g/min, vento contrario sul naso di 18-20 kn, velocita' minima 3,6 kn, abbiamo stimato una corrente uscente di circa 2 kn ; le piccole increspature che in alcuni tratti abbiamo attraversato ci fanno pensare che questa volta abbiamo beccato la fase di stanca (slack).

La pass e' abbastanza larga, circa 80 mt. ed e' ben segnalata, c'e' un allineamento di 2 mede a 157°, poi pali rossi e verdi fino al molo del villaggio; alle 7.15 ancoriamo a circa 300 mt ad ovest della testa del molo, fondale di 10-12 mt, sabbia con molte teste coralline, basse sul fondo (16°37,64'S 143°34,30'W).

L'ancoraggio del villaggio e' aperto ai venti di SE, che stanno soffiando ormai da 24 ore a 20 kn, infatti all'ancoraggio c'e' mezzo metro di onda; ma ormai siamo abituati, alle Marchesi ne abbiamo viste di peggio!

Per scendere a terra c'e' un piccolo bacino ben riparato, alla radice del molo, unica precauzione aggirare un basso fondale corallino al centro del porto, che con la bassa marea e' semiaffiorante.

A terra troviamo 3 piccoli supermercati, forniti anche di (pochi) prodotti freschi (frutta e verdura), pane fresco sfornato alle 11.00.

Dopo i rifornimenti alle 13.15 salpiamo per l'ancoraggio posto a SE dell'atollo, in prossimita' degli isolotti Naphare Raro; con rotta 120° dalla pass non abbiamo fatto deviazioni per scansare reef affioranti, la visibilita' e' discreta, il vento apparente sul naso 25 kn, velocita' media 4,5 kn.

Alle 15.40, percorse 8 M, ancoriamo a circa 300 mt dalla spiaggia del motu, 10-12 mt di fondale sabbioso con alcune basse teste di corallo; l'ancoraggio, sottovento al reef di SE dell'atollo, si e' rivelato eccellente per il vento che soffiava con raffiche fino a 25 kn (16°42,92'S 143°28,13'W).

Rimaniamo qui 2 gg, dedicati in parte alla manutenzione, per sostituire la valvola di scarico della pompa manuale, e in parte ad attivita' ricreative (snorkeling intorno alle teste di corallo vicino alla spiaggia). Finalmente splende il sole e i colori sono sgargianti, vediamo una quantita' di pesci colorati, grossi polipi, cerniette, e non ci facciamo mancare nemmeno alcuni squaletti, innocui, lunghi mezzo metro, davvero carini!

La sera, ricca cena su Refola con tutti gli equipaggi riuniti: tortillas preparate dai ragazzi di Simmik, pasta al pomodoro, olive e capperi cucinata da Franco, 2 polipi pescati dai ragazzi e cucinati da Anna alla "galliega", e infine la crostata di Angelo.

Sabato 22 alle 7.40 salpiamo per ritornare al villaggio vicino alla pass, la visibilita' con il sole laterale e' scadente, ma seguiamo la traccia precedente con rotta inversa 300°.

Gli amici di Zoomax e Sikkim proseguono per l'ancoraggio a NE, noi rimaniamo al villaggio perche' Angelo l'indomani ha l'aereo per Tahiti e ritorna in Italia; ha passato 2 mesi a bordo di Refola, rallegrandoci con le sue battute e viziandoci con i suoi ottimi dolci … decisamente sentiremo la sua mancanza.

Domenica 23 alle 9.15 riprendiamo la navigazione con rotta circa 280°, seguendo il bordo interno dell'atollo; il sole e' sempre laterale e la visibilita' non e' buona, Lilli sale alla prima crocetta per fare la guardia ai reef, ci prendiamo anche un acquazzone che riduce ulteriormente la visibilita', Franco da' il cambio a Lilli alla guardia sull'albero. Alle 12.30 ancoriamo in quello che da vari navigatori viene considerato il miglior ancoraggio a Makemo, localita' Punaruku, 8-10 mt di fondale sabbia e molti coralli (16°31,14'S 143°39,33'W)

A terra bellissime spiagge di sabbia corallina, abbiamo visto anche un piccolo vecchio cimitero con lapidi simili a quelle trovate nei siti archeologici delle Marchesi.

Lunedì 24 alle 8.35 salpiamo diretti alla pass di NW Tapuhiria, rotta diretta, Lilli sale ancora alla prima crocetta, c'e' un bel sole e la visibilita' e' discreta; arriviamo alla pass con pochissime deviazioni, dalla pass ci spostiamo verso SW dove sono ancorati Zoomax e Sikkim. Passando sopra un fondale che la C-map indicava 3-5 mt, tocchiamo leggermente il fondo a 2,05.

Alle 10.35 ancoriamo su 8-10 mt., fondale di sabbia con molte teste di corallo, alcune che si elevano 2-3 mt; siamo circondati da molti reef affioranti, la maggior parte segnalati con pali rossi verdi e bianchi(16°27,44'S 143°58,33'W).

Molti degli ancoraggi in questi atolli li abbiamo trovati su "The Tuamotus Compendium" (scaricabile su internet all'indirizzo http://svsoggypaws.com/files/ ) e confrontati con le indicazioni dei navigatori 'pacifici' italiani che sentiamo via radio SSB due volte al giorno.

Facciamo l'usuale escursione a terra con il dinghy, qui l'atterraggio e' semplificato dalla presenza di un piccolo molo in cemento, proprio davanti all'unica costruzione esistente, usata stagionalmente per la raccolta della copra. Da qui, con una breve camminata di 200 mt tra le palme, si arriva ad affacciarsi sulla pass e si possono osservare da vicino le variazioni del flusso della corrente.

La sera facciamo un briefing con Anna e Paolo di Zoomax, che insieme ai ragazzi spagnoli avevano fatto un'immersione nella pass durante la stanca di mezzogiorno, e conveniamo che la stanca dovrebbe essere un'ora dopo la bassa marea e un'ora dopo l'alta; programmiamo quindi per l'indomani l'uscita da Makemo: alta marea alle 6.00, salpare l'ancora alle 6.30, transito della pass alle 7.00, un'ora dopo la massima.

E cosi' infatti martedì 25 alle 7.00 siamo tutti e 3 (Zoomaz, Sikkim e Refola) davanti alla pass: noi andiamo per primi, rotta di uscita 311°, vento da ESE sui 15- 17 kn, motore a 1500 g/min; la velocita', inizialmente 4,5 kn, aumenta progressivamente avvicinandoci alla meta' del percorso fino a 10 kn. Le turbolenze sono ben visibili, rappresentate da creste piccole e basse, nella parte finale alcuni flussi di corrente tendono a spostare la prua da una parte e dall'altra, aumento a 2000 g/min per avere piu' manovrabilita'; appena fuori accostiamo a sinistra per 270°, per evitare le ulteriori turbolenze che si protendono piu' al largo.

Abbiamo stimato una corrente uscente di circa 5 kn (altro che stanca!!!), comunque abbiamo percorso la pass senza alcuna difficolta'; alle 7.15 salutiamo gli amici spagnoli di Sikkim, che fanno rotta su Tahiti, mentre noi e Zoomax mettiamo a segno le vele e facciamo rotta sul prossimo atollo, Tahanea.


Foto di Makemo 1

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Ci avviciniamo all’ingresso della pass di Makemo (davanti a noi, Zoomax e Sikkim) 

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 eccoci al centro della pass …

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la pass vista dall’interno della laguna

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in arrivo al porto del villaggio

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ed ecco finalmente il “nostro” motu (un piccolo pezzo di atollo tutto per noi), a SE di Makemo

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la “nostra” spiaggia

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e poiche’ non ci facciamo mancare niente, ecco un baby-squalo

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piccoli lembi di sabbia portano ai motu vicini

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oltre la barriera corallina, il Pacifico rugge …

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 … ma Refola, Zoomax e Sikkim sono al sicuro in laguna

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Refola al centro tra Sikkim (a sin) e Zoomax (a ds)

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gli equipaggi delle 3 barche esplorano il motu

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ci spiace ripeterci, ma questi sono gli scenari

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 e la sera, si cena tutti insieme su Refola  Immagine in linea 1



Foto di Makemo 2

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Lo spettacolo continua …

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ma navigando in laguna, all’interno dell’atollo, i pericoli sono in agguato

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l’intrepido equipaggio di Refola mette in atto le contromisure: Lilli sulla prima crocetta …

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… e poi Franco prende il suo posto (nella pioggia)

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anche gli ancoraggi possono essere problematici …

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… come quando insieme all’ancora viene su una testa di corallo (morto)

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ma se le difficolta’ sono ripagate cosi’ …

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e in piu’ tutto questo e’ vissuto in buona compagnia …

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… non si puo’ che essere FELICI !!!!

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domenica 23 giugno 2013

Foto di Raroia

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Siamo fuori dall’ingresso a Raroia: la nostra prima pass…

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… siamo dentro: che bello vedere dei segnali (ma fate caso ai fondali)!

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il “comitato di accoglienza” dei bambini di Raroia

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infiltrati alla Festa del papa’ (ma le mamme dove sono?)

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i papa’ non si fanno mancare l’orchestrinaImmagine in linea 5

e intanto l’intrepido marinaio Lilli e’ a bordo, a vigilare su Refola…

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Visita alla “pearl farm”, coltivazione di perle

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i materiali di scarto …

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le perle meno perfette …

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e finalmente le super belle !!!!

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l’equipaggio di Refola si riprende dalle fatiche della navigazione (??!!)

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Ancoraggio Raroia SE : giro in gommone tra Refola, Zoomax e Sikkim

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si naviga di conserva nella laguna, verso l’uscita, Lilli al timone

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le turbolenze alla pass di uscita da Raroia

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alla velocita’ di 11 kn siamo di nuovo fuori, in Pacifico, il primo atollo e’ alle nostre spalle

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