mercoledì 14 giugno 2017

PANGKOR MARINA - MALESIA

Eccoci! Spiacenti, questa volta non vi raccontiamo di belle navigazioni, di fantastici ancoraggi o di nuovi posti visitati, bensì di lavori a bordo, di caldo asfissiante, di gigantesche sudate… insomma, argomenti non proprio seducenti, ma che fanno anch'essi parte della vita dei marinai.
Siamo arrivati a Pangkor la sera del 24 maggio: Refola è sull'invaso, c'è da fare carena e molte altre cose prima di poterla mettere in acqua. Visto che ormai siamo entrambi over 60, riteniamo che dormire in barca, con temperature oltre i 40° e l'impossibilità di usare docce e WC, è un po' oltre i nostri limiti … per fortuna troviamo una soluzione non troppo cara: un piccolo appartamento a 200 metri dal marina, che ci permette di rilassarci dopo giornate di duro lavoro e dormire al fresco dei condizionatori (circa 190 € / settimana).
Per la prima volta ho affidato i lavori di carena ad un intraprendente giovanotto, Islam, che fa parte del team di lavoranti/fornitori del marina; si è dimostrato bravo ed onesto: ha completamente levigato tutti i vecchi strati di antivegetativa, riportando la carena al gelcoat, su cui ha poi steso una mano di primer bicomponente; ha levigato la chiglia e passato una prima mano di primer bicomponente specifico per l'acciaio, e una seconda di primer bicomponente; infine, l'antivegetativa. Gli abbiamo affidato anche la lucidatura dell'opera morta.



Io mi sono invece occupato personalmente dell'elica di propulsione: ingrassaggio delle pale (che Lilli aveva ripulito), sostituzione della bronzina e dei 3 paraoli. Anche l'elica di prua necessitava di adeguata pulizia (Lilli) e sostituzione del paraolio, che perdeva.
In sala macchina ho smontato e poi rimontato il collettore di scarico del motore Yanmar, che presentava qualche punto di porosità con rischio di foratura, su cui ho fatto fare una saldatura di sicurezza.

Sul generatore, dopo aver smontato e ripulito dalle incrostazioni il collettore di scarico, ho provveduto alla sostituzione dell'olio, del filtro, della girante e al controllo dello zinco.
Altro lavoro impegnativo sul motore è stato sostituire i ferodi del freno idraulico dell'elica, che avevo già precedentemente smontato alla fine della scorsa stagione.
Per quanto riguarda l'impianto gas, la sostituzione dei tubi flessibili ci ha regalato un inconveniente: un dado sulla deviazione dell'elettrovalvola si è spaccato, rendendo inutilizzabile tutto l'impianto. Per fortuna San Gianni Tubo, in procinto di partire per una breve vacanza in Malesia, è riuscito a farsi fare in fretta e furia una nuova deviazione, che metterà in valigia e ci porterà.

Siamo riusciti a fare la revisione della zattera, scaduta nel 2016; la società SSSB lavora bene e con prezzi modici, abbiamo chiesto e ottenuto di essere presenti all'apertura con il gonfiaggio manuale, il controllo delle valvole, la sostituzione del kit alimentare, dei razzi e tutte le pile.
Finalmente martedì 6 giugno siamo scesi in acqua; abbiamo lasciato l'appartamento, stiamo estremamente meglio su Refola (tra l'altro, possiamo accendere l'aria condizionata). I lavori proseguono, ma tutto è più semplice e a portata di mano.
Le nuove vele della Leesail di Hong Kong sono arrivate puntuali; un grazie a Davide Zerbinati, che ci ha fatto da intermediario per l'ordine, per il controllo delle misure e per la scelta del tessuto dacron da 10 once. Con la barca in acqua le abbiamo issate; le misure sono perfette e non resta che provarle, comunque tanti particolari di finitura e precisione ci fanno ben sperare!
Non abbiamo ancora trovato chi ci può rifare la capottina del pozzetto, in compenso abbiamo fatto ricoprire i divani della dinette; era da tempo che la vecchia alcantara chiedeva a gran voce una protezione, e adesso il quadrato di Refola ha nuovo look, tutto azzurro. 
Altra nota dolente: siamo ancora in attesa delle batterie, lo stock di magazzino è terminato e sembra che il nuovo assortimento stia arrivando via nave, forse tra altri 10 giorni, speriamo…
In ogni caso, nel frattempo, non ci annoiamo di certo. Lilli continua a pulire e lavare, sembra impossibile credere quanto ci sia da fare. Io ho ancora altre piccole incombenze: il rinnovo di alcuni legni, le luci di navigazione, il pulsante del salpancora da sostituire, ecc ecc…
Il Marina di Pangkor non è molto grande, solo due pontili attrezzati ed un terzo un po' decentrato, che chiamano "fuel dock", anche se non c'è traccia di distributore (semplicemente viene usato per far arrivare il gasolio, probabilmente in bidoni). Noi siamo proprio al fuel dock, e non ci lamentiamo, perché sembra che nella nostra posizione risentiamo meno dell'onda provocata dai traghetti.
Intorno, grandi alberghi e numerosi piccoli ristoranti. I menù non sono molto variegati, riso con una decina di contorni a scelta più o meno piccanti, però con 3-4 € si mangia discretamente: un piatto abbondante e mezzo litro di tè ghiacciato. Peccato che a pochi giorni dal nostro arrivo sia iniziato il Ramadan, per cui durante il giorno è tutto chiuso, si mangia solo di sera!


Un'altra nota positiva è la situazione meteo: è vero, fa caldo, circa 33°, ma avevamo letto statistiche che davano una piovosità media mensile di 20-22 giorni, oltre al monsone di SW che portava vento e nuvolosità continua. Niente di tutto questo. In 20 giorni è piovuto solo due volte, una pioggerella leggera che è durata poco; il vento è arrivato al massimo a 15 nodi, con variazioni nella giornata tra i 5 e i 10 nodi, la nuvolosità è variabile ma spesso il cielo ha ampie schiarite.
Dulcis in fundo, e prima in ordine di importanza, la più bella notizia: mia figlia Silvia ha avuto un bellissimo maschietto, Mattia. Sono nonno, e sono felice!