Dal 13 al 18 febbraio sostiamo 5 gg a Cartagena dove, oltre a visitare la bellissima città, impariamo piano piano come funziona il marina Club Nautico Cartagena e come ci si muove.
In pratica: gli uffici del marina sono in costruzione da una decina d'anni e, nonostante il cantiere sia aperto e relativamente attivo, non e' prevedibile quando saranno pronti; nel frattempo, un fabbricato che è poco di più di una baracca, separato dalla strada da una lamiera che funge da porta (impossibile indovinare dov'e' l'ingresso venendo da terra), funge da ufficio e da punto d'appoggio per le decine di persone che lavorano, ognuna per proprio conto, nel marina. A Cartagena la gestione del marina sembra davvero latitante (quando siamo arrivati non siamo riusciti a ricevere risposta via VHF): in realta' le persone che vi lavorano sono molto disponibili, e con un tam tam tra loro riescono a far intervenire l'uomo giusto per ogni problematica. Noi abbiamo conosciuto:
Kiko, che è un po' il marinaio, prende le cime, va a nuoto a recuperare il corpo morto, normalmente lasciato sul fondo; inoltre, con la modica spesa di 100.000 pesetas (equivalente di 42 €) ti pulisce l'opera viva; anche noi prima di partire abbiamo usufruito del suo servizio.
L'elettricista, presente solo nelle prime ore del mattino, che attiva il collegamento alla banchina (poi si paga il consumo di corrente, segnato su un apposito contatore).
L'idraulico Eugenio cell.3126439806 che risolve anche i problemi del gas; a Cartagena non è possibile caricare le bombole camping gas, perche' utilizzano differenti attacchi alle bombole: in pratica o ci si costruisce un apposito connettore (che in commercio non esiste), oppure, come abbiamo fatto noi, si acquista una delle loro bombole, con il relativo regolatore di pressione, e la si collega al proprio impianto (prezzo per bombola da 10 L e regolatore = 42€).
I personaggi suddetti fanno parte dell'organizzazione del marina, ci sono poi altri personaggi che lavorano in proprio: David è l'agente per le pratiche doganali ed immigrazione cell. 3135230742:, chiamato da Kiko, arriva da noi circa un'ora dopo l'ormeggio. In Colombia e' vietato provvedere personalmente alle pratiche di ingresso e di uscita; bisogna per forza rivolgersi ad un agente (sul sito www.noonsite.com ci sono i riferimenti di molti agenti). Con David siamo capitati bene, oltre ad essere un veterano spesso nominato da vari navigatori, ha pensato lui a tutto, è venuto alla barca, ha preso documenti e passaporti, è tornato con i visti, ha fatto le pratiche di uscita con il nuovo equipaggio, la spesa complessiva è stata di 84 €.
Felix è l'addetto alle connessioni internet wifi, noi non l'abbiamo mai visto ma gli altri "professionisti" lo chiamano al cellulare e lui ti crea una connessione gratis alla rete, con la tua username e password.
Pedro Garcia cell. 3122929085, ci ha venduto l'antivegetativa Hempel con uno sconto del 50% e ci ha lucidato l'opera morta con 50 €.
Georgi Eliecer cell. 3145376391, fa il tappezziere e lavori vari, onesto e professionale, abbiamo fatto la copertura della ruota del timone ed alcune riparazioni.
Molto economico anche il marina, 22 € al giorno + 5,5 € al giorno per l'elettricità, usata alla grande per l'aria condizionata.
Cartagena, dicevamo, è una bellissima città, che offre due volti diversissimi e affascinanti: la parte più antica, all'interno delle mura, e' ricca di costruzioni in stile coloniale ed e' la zona turistica per eccellenza; intorno alla citta' antica, i quartieri di Boca Grande e Manga, affacciati sulla laguna, offrono uno skyline che non ha nulla da invidiare a New York o a Miami.
Nei nostri giri non percepiamo alcuna situazione di pericolo, c'e' molta polizia in giro, c'e' un servizio di piccoli taxi efficiente ed economico (si va dappertutto per 2/4 €) e tutti i servizi di cui si può aver bisogno: centri commerciali, industriali, artigianali, come una moderna città occidentale.
Segnaliamo la "Guia nautica turistica de Colombia", vero e proprio portolano delle coste colombiane, ricco di mappe nautiche aggiornate: e' in corso di pubblicazione, noi abbiamo visto l'edizione "di prova", non ancora commercializzata. Speriamo sia presto resa disponibile per chi volesse venire a navigare da queste parti.
Martedì 19 febbraio alle 9.10, con il nuovo equipaggio formato dal sottoscritto, Lilli, Gianca ed Erna, Mario e Wilma, salpiamo da Cartagena con destinazione Islas del Rosario, a 22 M.
Alle 13.10, dopo una navigazione a motore, ancoriamo ad ovest dell'Ila Grande che fa parte dell'arcipelago del Rosario; siamo in un parco nazionale, dove sono state date poche concessioni per abitazioni private, chiaramente esclusive per ricchi.
Gettiamo su un fondale di 6 mt, l'ancora, che affonda completamente nella sabbia corallina e sarà un ottimo tenitore con il vento fino a 30 kn arrivato nel pomeriggio e nella notte successiva.
Le previsioni ci danno un rinforzo di vento per mercoledì e giovedì notte, così decidiamo di prolungare di un giorno la sosta al Rosario; visitiamo con il dinghy l'isola di San Martino a circa 1 miglio, dove è stato allestito un aquarium, con varietà di pesci e spettacoli con i delfini.