domenica 1 ottobre 2023

BENALMADENA, MOTRIL, AGUADULCE

Alle 6.20 di sabato 12 agosto lasciamo il marina di Ceuta in una densa foschia, che si trasforma in nebbia appena fuori dal porto. Procediamo per una ventina di miglia in direzione est, in modo da non incrociare la rotta delle navi; man mano che avanziamo la visibilità migliora. C’è poco vento, andiamo a vela con l’aiuto del motore.

Quando la nebbia è completamente dissolta attraversiamo la rotta delle navi in direzione NE, e procediamo lungo la costa spagnola. Alle 14.30 arriviamo a Benàlmadena: il porto è molto trafficato, perché si liberi il molo di accoglienza vicino al distributore dobbiamo attendere più di un’ora. Alla fine ci viene assegnato un ormeggio nel molo dei “Vip” tra un Amel 60 e un grosso motoscafo a tre piani (36°35.675’N 04°30’774W).

Benàlmadena è una località turistica molto gettonata; il porto privato e i numerosi locali circondati da costruzioni arabeggianti la sera si riempiono di gente.

Riaffrontiamo il problema dell’elica di prua. Per rimontare il motore smontato a Ceuta dobbiamo aspettare lunedì, quando arriverà il cuscinetto. Nell’attesa decido di sfilare l’elica di prua per controllarne lo stato, ma mi si presenta una brutta sorpresa: l’elica è semplicemente sparita! Con tutta probabilità l’abbiamo persa nel porto di Ceuta durante la manovra di ormeggio.

Un’elica di rispetto ce l’ho, ma mi manca il pezzo dove va fissata, dovrò chiedere all’Amel se hanno qualcosa in magazzino, oppure farlo costruire ex novo.

Lunedì 14 agosto arriva il nuovo cuscinetto; lo montiamo ma ovviamente non possiamo provarlo fino a quando non avremo ripristinato l’elica ed il relativo ingranaggio.

Il giorno seguente, ferragosto, Gianca e Cristina ci lasciano per prendere l’aereo per Milano; mentre Angelo rimane in barca Fabrizio ed io facciamo in autobus una gita a Malaga, dove visitiamo il museo di Picasso, la fortezza Alcazaba e la cattedrale. 





C’è molta gente per le strade. Nella via principale centinaia di persone si raggruppano intorno a musicisti di strada, mentre altri gruppi si esibiscono su palchi all’aperto.  




Ci godiamo l’atmosfera festosa fino a rientrare, soddisfatti e stanchi, nel tardo pomeriggio.

Il 16 agosto lasciamo Benàlmadena alle 9.20, diretti a Motril, a 50 miglia. Il vento è debole, sui 5-6 nodi, tiriamo fuori la randa per regalarci un po’ di ombra e stabilizzare la barca, mentre procediamo a motore.

Alle 17.30 arriviamo a destino: ancoriamo nell’avamporto in 3-4 metri di sabbia (36°43.014’N 03°30’704W), protetti dal lungo frangiflutti; accanto a noi ci sono altre due barche, che diventano sei prima di sera.


Giovedì 17 agosto, dopo una notte tranquilla, tiriamo su l’ancora e alle 8.10 lasciamo Motril per l’ultima tappa di questa stagione. Abbiamo due opzioni: Almerimar che ci ha già dato l’ok per due mesi di ormeggio e Aguadulce, 10 miglia più ad est, della quale stiamo ancora aspettando una risposta. Verso le 10 chiamiamo Aguadulce ed otteniamo il loro benestare: “Venite, in qualche modo vi sistemiamo” dice la responsabile Erica.


Alle 16.40, dopo 53 miglia sempre a motore, entriamo ad Aguadulce.  Ci fermiamo alla stazione di rifornimento, accanto alla quale ci sono gli uffici del marina. Firmo il contratto per l’ormeggio di Refola fino al 15 ottobre; facciamo l’ultimo rabbocco di gasolio e raggiungiamo il posto assegnatoci (36°48.860’N 02°33.621’W).


Con l’aiuto di Angelo il giorno dopo riprendo i lavori per rimettere in funzione l’elica di prua, visto che a bordo ho trovato anche un duplicato dell’ingranaggio per fissarla: ci vuole mezza giornata di lavoro, ma l’operazione si conclude con successo!

Dedichiamo gli ultimi due giorni al riposo (poco), tanti piccoli lavoretti, pulizia della barca.

Angelo parte per l’Italia il 21 agosto, Fabrizio il 22.

Restato solo, faccio le ultime lavatrici e preparo la chiusura della barca, tentando di lasciare tutto in ordine. Volo a Venezia il 24 agosto.  

Scrivo questo breve resoconto da casa. Ovviamente sto già lavorando al prossimo trasferimento di Refola: Lilli, che non vedeva l’ora di navigare di nuovo in Mediterraneo, rimane a casa in attesa di essere operata al ginocchio, quindi da solo volerò in Spagna il 10 ottobre, e poi con amici porteremo la barca a Ragusa, in Sicilia.

Alla prossima!