Partiamo
alle 08.00 di venerdì 7 agosto, cielo coperto, vento sui 20-25 nodi e mare al
mascone sui 2,5-3,5 metri, navigazione scomoda di bolina, ma sapevamo che il
primo giorno sarebbe stato così, poi dovrebbe migliorare...
Per abituarsi
ai turni ci vuole tempo, il cielo grigio, il mare grigio non aiutano, Lilli si
lamenta: mi avevi promesso una traversata dolce e rilassante..., naturalmente
scherza, ma anch'io in effetti pensavo ad una navigazione più tranquilla.
Per qualche
momento ho pensato che forse avremmo fatto meglio a mettere la prua verso la
Nuova Caledonia.
Questa parte
del nostro piano di navigazione (centinaia di miglia contro vento o quasi) ha
suscitato perplessità e sorpresa in tutti quelli con cui ne abbiamo parlato, ma
dietro c'è tutta una storia. Il nostro progetto iniziale, costruito a casa
all'inizio dell'anno, prevedeva di partire dalla Nuova Zelanda per tornare alle
Fiji, che ci erano piaciute molto, poi salire a nord di circa 600 miglia, fino
alle Tuvalu (Funafuti), per scendere a sud ovest di circa 850 miglia fino alle
Vanuatu, ed infine completare la stagione in Nuova Caledonia circa 300 miglia a
SSW; a fine ottobre saremmo ritornati in Nuova Zelanda, per mettere Refola al
sicuro a terra.
Ma il
progetto è stato modificato già all'inizio, in maggio. Cristiano, che imbarcava
in Nuova Zelanda il nostro amico Luciano, faceva rotta sulle Vanuatu, per poi
proseguire a NW su Torres; per navigare e passare un po' di tempo insieme a
loro abbiamo deciso di invertire il senso del nostro giro (da antiorario ad
orario). Si cominciava quindi dalle Vanuatu, noi dopo saremmo saliti a Tuvalu,
poi scesi alle Fiji ed infine avremmo proseguito per Nuova Caledonia e Nuova
Zelanda.
Sulla carta
ci poteva stare, ma bisogna fare i conti anche con il meteo e con il tempo a
disposizione. Man mano che si avvicinava la data per il passaggio verso Tuvalu,
ci rendevamo sempre più conto che era meglio cambiare programma: avremmo avuto
7-8 giorni di bolina, per arrivare alle Tuvalu dove da un mese è stabile la
zona di convergenza del Sud Pacifico (SPCZ), che significa trovare tempo
perturbato, e alla fine avremmo avuto pochissimo tempo da passare in Nuova
Caledonia.
Negli ultimi
giorni a Port Vila si è prospettata una nuova soluzione. Dopo il transito della
bassa pressione che ci ha fatto passare giorni interi sotto la pioggia sono
previsti venti da sud, di cui possiamo approfittare per fare una rotta di 90°
diretta su Lautoka (Fiji); verificata giorno dopo giorno questa ipotesi, a 48
ore dalla partenza la decisione è presa.
Ed eccoci
infatti per mare, in quasi 400 miglia non abbiamo incontrato nessuno, l'inizio
è stato tosto ma la situazione migliora, il secondo giorno arriva il sole,
prendiamo dimestichezza a dormire nello "shaker" di poppa (sì perché
ogni onda che arriva provoca prima un movimento sussultorio e subito dopo un
brusco movimento orizzontale, proprio quello che si fa fare a ghiaccio e
liquore per preparare un drink).
Il terzo
giorno anche il mare si "ammorbidisce", onda più lunga dal mascone al
traverso, il vento cala sui 15-18 nodi, insomma adesso che siamo quasi arrivati
si sta decisamente meglio, e stiamo già pensando come festeggiare il nostro
arrivo.
In questo
momento sono le 12 local time Vanuatu, 01.00 UTC mancano 168 miglia al waypoint
della pass Malolo, dovremmo arrivare nel pomeriggio di lunedì 10 agosto.