Mercoledì 6 agosto salpiamo da Lindos diretti a Livadhia a 58 miglia, capitale di Karpatos, il vento si fa subito sentire a 18-20 nodi da NW, pertanto partiamo con vele ridotte di circa il 20%, onda al mascone da 1,5-2 mt..Arriviamo alle 15.45 e diamo ancora a NW del marina su un fondale di sabbia di 5-6 mt., mentre il vento continua a soffiare con raffiche a 15-20 nodi. Andiamo a terra con il din ghy, e verifichiamo che non ci sono posti disponibili al marina ci rechiamo allora al porto principale e la capitaneria ci autorizza ad ormeggiarci all’interno del molo dove arriva il traghetto così il giorno successivo ci spostiamo al porto principale.
Qui a Karpatos il meteo ci rende la vita dificile, in quanto il tratto di navigazione tra Karpatos e Creta indica venti sui 30-40 nodi, inoltre a Matala dovrebbero scendere Antonio e Giovanna che prendono l’aereo a Irraklion per tornare a casa.
A complicare la situazione un
incidente ad Antonio che prende una distorsione al ginocchio per cui decide di
anticipare la partenza da Karpatos. Noi invece cambiamo il programma di
navigazione: partiamo da Livadhia l’11 di agosto, quando il vento diventa più
maneggevole sui 24 nodi, saltiamo la tappa prevista su Kassos e le prime due
tappe di Creta , Zakros e Ierapetra, e andiamo direttamente a Matala dove
arriviamo il 12 agosto così Giovanna potrà il 13 prendere l’aereo da Irraklion.
Deciso il programma, decidiamo di
noleggiare un’auto e visitare l’isola nei prossimi 2 giorni.
Karpathos ha una forma allungata 30
miglia da nord a sud e larga circa 5 miglia nella parte più ampia, quella
meridionale, montagnosa la parte settentrionale e più pianeggiante la parte
meridionale. Iniziamo il nostro giro, visitando Olympos una città pedonale che
si trova nella parte settentrionale dell’isola. Qui sono ancora forti le
tradizioni della gente, che risulta comunque essere cordiale e aperta. Moltissimi
i negozi dove si trova di tutto da piccoli articoli per la casa a quadri e
pitture varie su ceramiche.
Passiamo poi in rassegna le numerose
spiagge incastrate tra alti profili rocciosi sia ad est che ad ovest dell’isola,
alla fine visitata in lungo ed in largo karpathos non ha più segreti per noi.
Lunedì 11 agosto salpiamo da Livadhia
per Matala a 147 miglia, partiamo con un ESE sui 10 nodi e verso sera siamo
nell’area critica con il vento
rinforzato a 20-24 nodi da NW, voliamo a 8.5 nodi con le vele ridotte, poi
verso mattina cala fino quasi a zero e proseguiamo a motore fino all’arrivo. Alle
11.20 ancoriamo su un fondale sabbioso di 6-7 mt. (34°59.658’N 24°44.878’E).
Matala è una bella località turistica
situata nella ononima baia aperta ad W ma ben riparata dalle altre direzioni,
ha un piccolo centro pieno di negozi e ristoranti, la mattina successiva
accompagniamo Giovanna alla fermata dell’autobus che la porterà a Irraklion e
noi ci apprestiamo a partire.