8:52.95S 140:02.76W
Mercoledì 5 giugno iniziamo la nostra esplorazione in senso antiorario intorno a Nuku-Hiva. Iniziamo da Baie du Controleur, che in realta’ comprende 3 baie dove e’ possibile ancorare, la piu’ a ovest (anse Hakapoa) e’ deserta ed il portolano la indica come la meno soggetta all’onda; alle 14.00, dopo circa 90 min. di navigazione a motore, entriamo nell’ansa piu’ ad est (baia Hooumi) dove c’e’ anche un piccolo villaggio, ancoriamo su un fondale di circa 10 mt. (8°53,64’S 140°01,52’W).
L’accesso a terra e’ un po’ problematico in quanto non c’e’ spiaggia, solo sassi, e l’acqua fangosa impedisce di valutare le profondita’; dopo un paio d’ore ci spostiamo nell’ansa centrale, baia Hakahaoa, dove ancoriamo su un fondale di 8-10 mt di sabbia e fango (8°52,95’S 140°02,76’W)
Ci sono gia’ 2 barche ancorate, sono gli amici olandesi di Viskus ed un’altra barca olandese con cui viaggiano sempre di conserva; entrambe hanno l’ancora a poppa e ci informano che per evitare il rollio e’ necessario orientare la prua verso l’uscita. Con il dinghy Lilli ed Angelo vanno a gettare l’ancora di poppa e ci portano la cima in barca.
Per scendere a terra sull’angolo NW c’e’ uno scivolo in cemento che si scopre completamente con la bassa marea; davanti allo scivolo una boa, fissando una lunga cima di circa 20 mt al dinghy, si puo’ accostare sulla sinistra dove ci sono grossi massi con un cimone da 10 cm di diametro saldamente ancorato, con il quale si puo’ guadagnare terra; non semplicissimo con la risacca, ma fattibile.
Anche qui un torrente scende in mare e l’acqua e’ fangosa per quasi un miglio; il mattino seguente scendiamo a terra e ci rechiamo al villaggio Taipivai a circa 15 minuti di cammino, poche case, ma l’immancabile chiesa, la posta e 2 piccoli supermercati; in uno di questi otteniamo di connetterci al loro computer per controllare le nostre mail.
Lungo il percorso che porta al villaggio ci sono alcune fattorie che coltivano verdure e frutta, siamo andati per comprare qualcosa ma la verdura melanzane, cetrioli, peperoni e cappucci erano gia’ venduti e pronti per la consegna; siamo riusciti comunque a fare una buona scorta di polmpelmi, mango e cocco fresco.