Sabato 14 giugno lasciamo Leros e la Grecia; siamo lieti di apprendere che per l’uscita non sono necessarie formalità.
La prima
destinazione in Turchia è Turgutreis Marine, a 25 miglia. Aggiriamo il
versante meridionale di Leros e mettiamo la prua a SE; fuori troviamo un bel
vento sostenuto, sui 20-30 nodi, da NNW che ci fa volare: alle 12.00 entriamo
nel marina ed accostiamo al grande molo in cemento dove facciamo il pieno di carburante.
Il gommone del marina ci scorta
all’ormeggio (37°02’.040N 27°25’.470E); terminate le manovre ci rechiamo agli
uffici dove ci viene detto che dobbiamo subito lasciare il posto assegnatoci e andare
con la barca a registrare l’ingresso alla dogana, che si trova all’ingresso del
marina. Mannaggia, eravamo a due passi quando abbiamo fatto gasolio!
In dogana veniamo seguiti da un giovane agente
un po' imbranato, con cui trattiamo sul prezzo della pratica accordandoci per
460 € in contanti. Il ragazzotto riesce anche a sbagliare la lista dell’equipaggio
(attribuendo ad Angelo il ruolo di skipper). Gliela facciamo correggere e finalmente,
dopo due ore di attesa, siamo ufficialmente registrati in Turchia.
Turgutreis è un marina recente, dotato
di tutti i servizi ed attorniato da una miriade di ristoranti. Ci presentano un
conto abbastanza caro: 250 € per una notte.
Domenica 15 giugno, alle 9.30, molliamo
gli ormeggi per raggiungere Bodrum che dista solo 13 miglia. C’è ancora il bel
vento da NNW, sui 20-25 nodi con raffiche a 30. Alle 11.40 entriamo nel porto di Bodrum dove
veniamo accolti dal gommone del marina, che ci accompagna all’ormeggio (36°51’612N
28°01’318E). Sistemata la barca andiamo a portare i documenti all’ufficio, dove
ci informano che la tariffa per notte non è di 300 €, bensì di 378 €; se ci
fermiamo due notti il conto è di 756 €. In tutti i modi cerchiamo di far
presente che 24 ore prima ci avevano dato informazioni diverse, ma nonostante
le nostre lamentele non otteniamo niente. Ormai siamo rassegnati a subire una
rapina al giorno!
Bodrum ha un bel centro pieno di
ristoranti e negozi, che visitiamo lunedì 16 giugno. Per prima cosa, presso Telekom Turchia, acquisto
una scheda sim da 50 giga (per un mese, 43 €) così torno ad essere connesso con
il mondo. Poi facciamo un po' di spesa e compriamo 5 pita bread con pollo e
verdure per il pranzo.
Cecilia arriva puntualissima con il
taxi, intorno alle 18.00; viene festeggiata da Andrea e da noi tutti con un aperitivo
speciale.
Anche la cena ha un carattere speciale: Angelo,
lavorando buona parte del pomeriggio, ci ha preparato veri gnocchi di patate conditi
con il pesto di sua produzione, buonissimi!
Alle 10.00 di martedì 17 giugno, infatti,
arriva la barchetta con l’attrezzatura di svuotamento: questa volta il
tecnico rimuove la valvola e semplicemente infila il tubo nel serbatoio. L’aspirazione
riesce: ci siamo liberati delle acque nere ed abbiamo la prima registrazione
sulla scheda di Refola!
Arriviamo alle 16.10: la baia è ben
riparata, diamo ancora su fondo sabbioso, profondità 7-8 metri (36°51’.612N
28°01’.318E). Intorno a noi sono già presenti 5 barche, più 2 caicchi con le
cime a terra; il posto è suggestivo, l’acqua limpida, facciamo un bel bagno e
controlliamo l’ancora completamente affondata nella sabbia.
Aliamo il gommone a poppa; Refola
è pronta per la tappa successiva, per noi una bella cena e tante nanne.








