martedì 1 gennaio 2013

31/12/2012 : Tobago Cays

 

12:35.08N 61:24.47W
Il 30 ci spostiamo a Tobago Cays, a 9 miglia, il posto piu’ famoso delle Grenadine: tipico paesaggio da cartolina, con un mare che di offre tutte le sfumature del blu, dell’azzurro, del verde. Ovviamente troviamo moltissime barche ancorate, con un po’ di fatica riusciamo a trovare un posto con profondita’ adeguata; nonostante la protezione della barriera, il vento teso sui 18-20 kn provoca un’onda corta, che rende difficoltoso muoversi con il tender.
Per il 31 avevamo gia’ pensato di spostarci nella Salt Whustle Bay della vicina Mayreau, ma molte barche il mattino sono partite e cosi’ abbiamo preso una boa a SW di Baradal, piu’ riparati ed in posizione strategica vicino alla barriera corallina; tantissime le tartarughe che quasi abituate alla presenza delle barche venivano in superficie a prendere una boccata d’aria.
L’amico Luca di Malu’ ci aveva suggerito di rivolgerci Jean Claude , Mr Fabolous, uomo tutto fare a Tobago, fornendoci il suo numero di cellulare; l’abbiamo chiamato e in pochi minuti abbiamo organizzato il cenone di fine anno, a base di aragoste ed altre deliziose portate locali, consegnato a bordo (di Galatea). Prezzo: i soliti 100 EC$ per persona.
Alle 19,00 locali abbiamo festeggiato, sotto un acquazzone torrenziale, il capodanno italiano,con un brindisi e strombazzando insieme a molte altre barche italiane; alle 24.00 festeggiamo il nostro terzo capodanno caraibico (dopo quelli del 2003 e del 2009).
Il primo dell’anno, quando siamo pronti a partire, l’amico Fulvio di Galatea si trova con un grosso problema: la rottura di un tubo del dissalatore ha allagato il vano batterie, costringendolo a scollegare tutti i cavi, avviare il motore con un collegamento provvisorio, poi rifare tutto il cablaggio, sostituendo i collegamenti danneggiati dal sale.
Con la partenza ritardata alle 12.30, ci dirigiamo a Petit St. Vincent, aggirando da ovest i banchi di scogli che contornano l’area: avendo il sole davanti, che impedisce di vedere i fondali, non azzardiamo le 2 passe, per quanto ampie; ancoriamo a sud, davanti ad una bella spiaggia, per una breve sosta, dedicata al bagno ma soprattutto ad uno spuntino propiziatorio a bordo di Galatea, a base di lenticchie, ceci ed humus (preparato da Martina); alle 15.30 mettiamo prua su Union, Clifton Village, appena 5 M a nord.
Clifton Village e’ un paesino molto animato, pieno di negozi e molti supermercati, per la festivita’ del primo gennaio molti sono chiusi; e’ forse l’unico posto delle Grenadine attrezzato con pontili, acqua in banchina ed altri servizi per il diporto, noi abbiamo preso una boa vicino ai pontili al prezzo di 60 EC$.
La sera ceniamo al ristorante Jennyfer, specialita’ creole, posto non certo lussuoso, ma qualita’ eccellente: abbiamo mangiato aragosta, squalo (buonissimo !!!!), molluschi etc per un prezzo medio 75 EC$ tutto incluso.
Unico dispiacere: Fulvio, armatore di Galatea, e’ rimasto in barca per venire a capo del problema batterie e non ha potuto cenare insieme a noi. Un peccato anche perche’ era l’ultimo giorno della nostra navigazione di conserva: le barche gemelle (e i capitani e gli equipaggi) hanno condiviso tutto dal 26 dicembre, ma ora le nostre rotte si dividono … Salutiamo con affetto Fulvio, Daniela, Ines, Ilaria e Paolo, con cui abbiamo trascorso una bellissima settimana, ma ovviamente e’ solo un arrivederci …