Man mano che ci avviciniamo allo stretto di Gibilterra, migliorano le
condizioni di mare e vento, e con esse l’umore e lo stato dell’equipaggio.
Giungiamo in prossimità della zona di separazione del traffico navale
ancora immersi nel buio, appena rischiarato da una mezza luna che cerca di
farsi largo tra le nuvole. Grazie all’AIS -Automatic Identification
System-, in tutta sicurezza riusciamo a ‘tenere sotto controllo’ (leggi:
tenerci alla larga da) decine e decine di navi che, nei due sensi,
imboccano lo stretto insieme a noi.
Alle 8 UTC di lunedì 1° novembre, puntali come un orologio svizzero, ci
presentiamo all’appuntamento con la corrente di marea (East-going)
prevista per -3h dall’alta marea di Gibilterra; questa simpatica corrente
ci accompagna nelle ultime 20 miglia, da Tarifa a destino, regalandoci 2
nodi di velocità e neanche un vortice.
Arrivare a Gibilterra, specialmente provenienti dall’oceano, è
un’emozione grande, che ti riempie di adrenalina ma nello stesso tempo di
sicurezza, come varcare la porta di casa. Per noi è la terza volta che
passiamo le colonne d’Ercole, ma la suggestione è la medesima.
Alle 11 e 30, brindisi di ormeggio al Queensway Quay Marina, il più antico
dei tre marina presenti a Gibilterra. Siamo a due (di numero) passi dal
centro città; i prezzi sembrano davvero economici (pagheremo domani e vi
daremo conferma, speriamo!): 16 sterline al giorno esclusi i consumi di
acqua e corrente, circa 20 € al giorno tutto compreso.
Oggi ci siamo goduti una giornata di relax, riposo, bighellonaggio tra le
vie del centro; siamo stati in un negozio di articoli nautici per
verificare la voce di prezzi super vantaggiosi per gli apparati
elettronici, ma non abbiamo avuto riscontri positivi.
Domani 3 novembre si parte alla volta di Almeria … vediamo cosa ha da
dirci di nuovo l’amato mediterraneo, che abbiamo lasciato 2 anni e 1 mese
fa …
condizioni di mare e vento, e con esse l’umore e lo stato dell’equipaggio.
Giungiamo in prossimità della zona di separazione del traffico navale
ancora immersi nel buio, appena rischiarato da una mezza luna che cerca di
farsi largo tra le nuvole. Grazie all’AIS -Automatic Identification
System-, in tutta sicurezza riusciamo a ‘tenere sotto controllo’ (leggi:
tenerci alla larga da) decine e decine di navi che, nei due sensi,
imboccano lo stretto insieme a noi.
Alle 8 UTC di lunedì 1° novembre, puntali come un orologio svizzero, ci
presentiamo all’appuntamento con la corrente di marea (East-going)
prevista per -3h dall’alta marea di Gibilterra; questa simpatica corrente
ci accompagna nelle ultime 20 miglia, da Tarifa a destino, regalandoci 2
nodi di velocità e neanche un vortice.
Arrivare a Gibilterra, specialmente provenienti dall’oceano, è
un’emozione grande, che ti riempie di adrenalina ma nello stesso tempo di
sicurezza, come varcare la porta di casa. Per noi è la terza volta che
passiamo le colonne d’Ercole, ma la suggestione è la medesima.
Alle 11 e 30, brindisi di ormeggio al Queensway Quay Marina, il più antico
dei tre marina presenti a Gibilterra. Siamo a due (di numero) passi dal
centro città; i prezzi sembrano davvero economici (pagheremo domani e vi
daremo conferma, speriamo!): 16 sterline al giorno esclusi i consumi di
acqua e corrente, circa 20 € al giorno tutto compreso.
Oggi ci siamo goduti una giornata di relax, riposo, bighellonaggio tra le
vie del centro; siamo stati in un negozio di articoli nautici per
verificare la voce di prezzi super vantaggiosi per gli apparati
elettronici, ma non abbiamo avuto riscontri positivi.
Domani 3 novembre si parte alla volta di Almeria … vediamo cosa ha da
dirci di nuovo l’amato mediterraneo, che abbiamo lasciato 2 anni e 1 mese
fa …