C’è una cosa importante di cui non abbiamo finora parlato.
Dall’inizio del nostro giro del mondo,
nell’estate del 2012 a Port Napoleon in Francia, i programmi di navigazione
preparati a casa tra una stagione degli uragani e l’altra sono sempre stati
realizzati con precisione quasi millimetrica. Molti amici velisti ci prendevano
in giro per questo, ironizzando bonariamente sul nostro bisogno di rispettare
scrupolosamente (da bravi ferrovieri…) la tabella di marcia. Ma noi non abbiamo
mai vissuto il programma come una limitazione al nostro muoverci e navigare in
libertà. Al contrario: definire in anticipo rotte, destinazioni ed ancoraggi ha
sempre significato per noi non solo prepararci alle future destinazioni
studiandone le caratteristiche e le possibili difficoltà, ma anche pregustare
da casa le nuove avventure che ci attendevano.
Per la prima volta quest’anno, 2022, le
cose vanno diversamente. Fin dall’inizio della stagione Lilli comincia a
mostrarsi inusualmente apprensiva: dice di aver paura di tutto, si agita per
qualunque cosa. Un’insicurezza che aumenta notevolmente quando Angelo e
Cristina rientrano in Italia dalle Bahamas e noi torniamo ad essere soli a
bordo. Per andare incontro alle sue ansie rivedo totalmente il programma di
navigazione lungo la East Coast americana: individuo nuove possibili soste, in
modo da spezzare le tappe più lunghe ed evitare le navigazioni notturne. Solo quando
Lilli realizza che entrare e uscire da canali e fiumi le crea più stress del
mare aperto, cancelliamo alcune soste e ripristiniamo tratti di navigazione
notturna in oceano.
Tutto questo, unitamente ad una
situazione meteo piuttosto instabile, rallenta di molto il nostro procedere
verso nord. All’inizio di giugno mi è chiaro che, vista la situazione, devo
abbandonare il progetto di raggiungere il Canada, chiudere anticipatamente la
stagione, e tornare a casa. Inizio a cercare una sistemazione dove lasciare Refola,
e dopo alcune verifiche la scelta ricade sul cantiere Stingray Point Boat
Works, a Deltaville in Virginia.
La Chesapeake Bay su cui il cantiere si
affaccia sarà la nostra ultima destinazione per quest’anno. Non ne sono felice,
ma non sempre le cose vanno come vorremmo…