lunedì 18 maggio 2015

ARRIVATI!!!

20:14.32S 169:46.65E

Alle 7.30 di domenica 17 maggio gettiamo l'ancora nella baia a sud-ovest di Aneityum.
Per evitare un atterraggio notturno, abbiamo navigato le ultime 24 ore col "freno a mano" tirato, vale a dire che abbiamo percorso le ultime 150 miglia sottoinvelati, per ridurre la velocità.
Questa traversata è stata molto emozionante, non solo perché è la prima che abbiamo affrontato Lilli ed io da soli, ma anche per la varietà delle condizioni meteo che abbiamo incontrato.
Bob Mc Davitt ci aveva inviato un piano di navigazione preciso, con 3 cambi di rotta in relazione ai mutamenti di vento previsti. Ovviamente il piano andava verificato mano a mano che si procedeva; a complicare il gioco, un'alta pressione con assenza di vento che era sempre presente 50 miglia a nord del nostro percorso, e ad un certo punto ci ha costretti a fare un bordo a perdere di 74 miglia, per evitare un giorno in più di andatura a motore.
Ogni due giorni scaricavo grib files aggiornati e i dati tutto sommato confermavano la traccia di Bob. Noi però abbiamo fatto un po' meglio: rispetto alle sue previsioni, meno ore di motore e arrivo con 12 ore di anticipo!
L'ultimo giorno di navigazione, come già sapevamo, è stato tosto: il vento si è stabilizzato a 20-25 nodi, con raffiche continue a 30, il mare si è alzato con onde da 4 a 5 metri, per un lungo tratto abbiamo avuto il vento al gran lasco/fil di ruota e treni d'onda che facevano rollare la barca vistosamente, rendendo necessaria un'oltremodo attenta guardia al timone.
Quando mancavano circa sei ore alla meta, finalmente abbiamo strambato: il mare è andato in poppa piena, le rollate sono diminuite e tutto è diventato più facile.
L'arrivo è stato entusiasmante: fino a 5 miglia dall'arrivo eravamo immersi nel buio più pesto, negli ultimi 40 minuti abbiamo iniziato prima a distinguere prima il profilo dell'isola, poi il contorno del reef, e infine l'ampia pass. Siamo entrati a vela con 25 nodi di vento e 3 metri di onda al traverso. Una volta superata la pass il mare si fa piatto, rolliamo il genoa e diamo motore con la randa ridotta, proseguiamo per circa un miglio seguendo l'allineamento a terra fino al punto di ancoraggio, su fondale sabbioso di 12 metri (20°14.328'S 169°46.656'E) .
I nostri compagni di viaggio sono stati meno fortunati: Libero è incappata in una serie di venti contrari ed ha continuato a perdere miglia, arriverà probabilmente martedì mattina. Cassiopee l'abbiamo incrociata giovedì pomeriggio che andava diretta a motore a destinazione a causa di un guasto al pilota automatico; Gerard e Claudine, i francesi a bordo, sono arrivati sabato pomeriggio alle 15, distrutti dopo 3 giorni al timone. Solo in questi momenti si coglie l'importanza del nostro fedele pilota automatico, nonché di averne aggiunto anche un altro di rispetto.
Abbiamo percorso 1164 miglia in 7 giorni e 20 ore; velocità media 6,19 nodi, circa 50 ore di motore, di cui la metà a medio regime in assenza di vento, e il rimanente a minimo regime, giusto per dare un'aiutino al vento scarso e caricare le batterie.
Refola, col suo equipaggio ridotto, ha superato a pieni voti questa prima prova di navigazione d'altura.
Qui non c'è l'ombra di una connessione possibile, l'uragano Pam di marzo 2015 ha distrutto le antenne : niente internet, niente whatsup, appena possibile manderemo qualche foto.