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Rangiroa è il più grande atollo delle Tuamotu, ed il secondo più grande del mondo; ha forma rettangolare e la sua estensione da NW a SE è di circa 40 miglia con una larghezza di circa 20 miglia. Il che vuol dire che quando i venti soffiano costantemente sui 20 nodi, all’interno della laguna si creano onde che possono arrivare a 2 metri.
E noi le abbiamo viste! Venerdì 30 maggio, da bravi turisti, partecipiamo ad un’escursione alla famosa “Laguna blu”, una sorta di ‘laguna nella laguna’, che si trova sul lato ovest dell’atollo. Per raggiungerla, siamo a bordo di una barca di circa 7 metri, con motore fuoribordo da 225 CV, condotta da un polinesiano di nome Marcello (come Mastroianni, ci dice!) che ci fa volare a 20-30 nodi, facendo slalom sulle onde e urlando come un matto … non si puo’ negare che fosse bravo, ma le 10 persone a bordo, noi compresi, passiamo un’ora - tanto dura la cavalcata - a chiederci: “fa solo finta di essere matto, o lo e’ davvero?”. Qualche onda non la prendeva bene, e la barca cadeva nel cavo con un tonfo che sembrava sconquassare lo scafo (e le nostre povere schiene). Magari non proprio per tutti, ma in fondo e’ stato divertente.
Per entrare nella Laguna Blu (cosa impossibile con una barca a vela) c’e’ uno stretto passaggio profondo 50 cm (!), Marcello solleva il motore e con mezza elica in acqua ci porta dentro. All’interno acque calme e colori stupendi, camminando sul reef per circa 500 metri raggiungiamo l’isolotto vicino, chiamato l’isola degli uccelli perche’ e’ sede di nidificazione.
E’ quasi mezzogiorno e Marcello si trasforma in cuoco: ci prepara un sontuoso barbeque di carne e pesce, oltre al pesce crudo con verdure e latte di cocco, riso, pompelmo e per finire caffè alla vaniglia.
Dopo pranzo, lo spettacolo: richiamati dagli avanzi di cibo, decine di squaletti vengono nelle acque basse fino alla spiaggia a far festa per papparsi i nostri scarti, davanti ai nostri occhi, anzi piu’ precisamente tra i nostri piedi! Sono squali pinna nera di piccola taglia, non superano il metro, davvero carini …
Ma il bello viene dopo, quando Marcello annuncia: ”Adesso andiamo a fare il bagno con gli squali veri, fuori dalla Laguna Blu. Non abbiate paura, mangiano solo gli italiani!” … e giu’ una grande risata.
Meno della metà degli ospiti accoglie l’invito di Marcello, io ovviamente non mi sottraggo alla sfida (rappresento o no la comunità italiana?) e mi tuffo nelle acque un po’ torbide per il mare mosso, dove decine di squali di circa 1 metro e mezzo girano intorno alla barca in gruppi di due-tre, tutti tranquilli. Una volta che i bagnanti sono risaliti a bordo, Marcello premia i bestioni che erano stati buoni buoni in attesa della loro festa, dando loro in pasto gli ultimi avanzi di cibo: vediamo l’acqua che comincia a ribollire, per l’eccitazione e i movimenti rapidi degli squali !!!
Il ritorno, con vento e mare contro, e’ ben più impegnativo dell’andata; Marcello fa un giro più lungo sotto costa e riduce la velocità, ciononostante più di qualche tonfo nel cavo dell’onda mette ancora a dura prova i nostri fondo schiena.
Per finire la giornata in bellezza ci porta nella pass di Avatoru, la seconda di Rangiroa, 5 miglia a NW di Tiputa, per fare lo snorkeling nella corrente entrante.
Anche questa una bellissima esperienza! ne avevamo sentito parlare da molti amici navigatori; per noi e’ la prima volta, sembra di volare alla velocità di 3-4 nodi sopra il fondale che scorre, l’acqua di una trasparenza assoluta, i colori stupendi ...
I nostri giri turistici sono proseguiti con la visita dei due villaggi di Rangiroa: Tiputa e Avatoru, entrambi sulle omonime pass. Il primo si raggiunge dal nostro ancoraggio con un taxi boat dal molo, oppure con il dinghy (meglio evitare quando c’e’ molta corrente nella pass); Avatoru si raggiunge via terra in taxi, al prezzo di 500 PF a persona.
A Rangiroa sono presenti numerosi resort, il più lussuoso dei quali e’ il Kia Ora Hotel, davanti al quale siamo ormeggiati; merita una nota anche il Relaix di Josephine, che si affaccia proprio sulla pass di Tiputa con una terrazza spettacolare sospesa sull’acqua. Si puo’ cenare (su prenotazione) o farsi un aperitivo e godersi lo spettacolo delle onde e delle correnti.
Altra cosa notevole, lo snorkeling nell’”Aquarium”, un grosso banco di corallo sul lato sud del motu Fava, l’isolotto su cui sono installate la coppia di mede per l’allineamento della pass Tiputa: ci sono una serie di gavitelli dove si può attaccare il dinghy e tuffarsi in acque chiare, ricche di coralli e pesci di ogni tipo.
Infine, potevamo saltare la visita alla Gauguin’s Pearl farm (fabbrica di perle)? Una gentilissima signorina ci spiega e mostra dal vivo l’affascinante e complesso processo di coltivazione; Umberto (in qualita’ di medico) e’ stato invitato ad estrarre una perla da un’ostrica, e se l’e’ cavata benissimo. Peccato che non gliela abbiano regalata! La visita, ovviamente, si conclude nel negozio, dove ammiriamo il prodotto finale di tanto lavoro: perle bellissime, nonche’ … costosissime!
La nostra vacanza di turisti a Rangiroa si concludera’ mercoledì 4 giugno, quando all’alba lasceremo l’ancoraggio per uscire dalla pass Avatoru, alla volta di Tikehau.
Il nostro “matto” pilota Marcello
La Laguna blu
L’isola degli uccelli
Marcello cuoco
Gli squaletti all’interno della laguna blu
Gli squali all’esterno della laguna blu