10 ottobre: mentre Lilli rimane a casa
in attesa dell’intervento al ginocchio (programmato per il 15 novembre), io
volo coi vecchi amici Attilio e Claudia ad Almeria per raggiungere Refola
ad Aguadulce.
Il 13 ottobre l’arrivo di Adolfo e Sara,
conosciuti al Paterazzo, completa l’equipaggio della prima tranche di questo
viaggio.
Il check up della barca che avvio la
mattina dopo essere salito a bordo comincia con una nota dolente: le batterie.
Le trovo bollenti, con temperature dai 50 ai 60°; stacco subito il carica
batterie e scollego il serie-parallelo. Misuro singolarmente il voltaggio delle
12 batterie: sei sono praticamente andate (misurano 6-8 volt), le altre sei
sono ancora utilizzabili. Rimetto queste ultime in serie-parallelo; avrò una
minor autonomia, ma l’intero impianto elettrico sarà funzionante.
Presto arriva la seconda nota dolente: i
copri water che avevo ordinato on line con consegna ad Aguadulce non sono
arrivati; in realtà da un’indagine su internet risulta che il corriere, dopo un
tentativo di consegna fatto il 17/09 alle 8.13 del mattino (orario in cui gli
uffici del marina sono chiusi), si è portato via il pacco e l’ha rispedito al
mittente, in Cina !!!!
E poiché non c’è due senza tre, arriva
la terza nota dolente: l’elica di prua non funziona. Dopo averla smontata più
volte e aver sostituito alcuni pezzi con ricambi che avevo a bordo, realizziamo
che manca l’accoppiamento dei due ingranaggi conici.
Nonostante tutti questi contrattempi ci
concediamo qualche svago: con la macchina che Adolfo aveva noleggiato a Malaga
facciamo un giro nei dintorni e visitiamo il villaggio western dove sono stati
girati i film di Sergio Leone.
Il giorno successivo salpiamo per Garrucha
a 32 miglia, al mattino il mare è calmo, con poco vento, ma con il passare
delle ore il vento rinforza a 20-25 nodi e l’ancoraggio che avevo previsto
risulta esposto, quindi decido di entrare in porto. Il Marina è molto grande e
ci sono molti posti liberi; il marinaio ce ne indica uno facile da raggiungere
e così nonostante l’impossibilità di usare l’elica di prua ed il vento che
soffia a più di venti nodi riusciamo ad ormeggiare (37°11.090N 01°49.077’W).
Mercoledì 18 ottobre salpiamo per
Cartagena: questa volta ci facciamo furbi ed avvisiamo preventivamente il Marina
di aver bisogno di assistenza, sempre a causa dell’elica di prua fuori uso.
Ci assegnano un posto di facile accesso
e così anche questa volta ce la caviamo, con il vento che soffia a 25 nodi
(37°35.797’N 0°58.759’W).
Il giorno dopo chiamo un meccanico
indicatoci dal Marina: gli espongo il problema dell’elica di prua, lui dà
un’occhiata e conferma la nostra diagnosi. A questo punto contatto l’Amel per
verificare la disponibilità di nuovi ingranaggi conici. Telefono a Hyeres, sede
Amel in Costa Azzurra, e mi confermano di avere in magazzino un kit che fa al
caso nostro; lo ordino senza indugi ma vengo avvisato che, essendo venerdì, la
spedizione non potrà aver luogo prima di lunedì 23 ottobre. Per avere più
margine di tempo ed essere sicuro che la consegna avvenga in mia presenza (la
brutta esperienza coi copri water, ancora non risolta, insegna), chiedo che il
kit venga spedito ad Ibiza.
Da programma abbiamo ben quattro tappe
prima di Ibiza: Torreveja, Alicante, Moreira, Formentera. Dovrebbe funzionare.
Ma ancora una volta non si possono fare
i conti senza l’oste. Le previsioni meteo ci annunciano un peggioramento: il
vento da SW rinforzerà con raffiche fino a 40 nodi!
Nella traversata da Isla de Portixol a
Ibiza Refola si comporta come al solito molto bene, non lasciandosi
minimamente turbare né dal vento con raffiche a 30 nodi, che prendiamo al gran
lasco, né dall’onda sui 2-3 metri; una bella veleggiata di 9 ore per coprire 63
miglia ed arrivare alle 15.00.
A Ibiza abbiamo prenotato un posto al
lussuoso Marina Ibiza, dove troviamo poche barche a vela, moltissimi motoscafi
medio grandi, che noi chiamiamo ferri da stiro. Per l’ormeggio veniamo
assistiti con un gommone (38°54.831’N 1°26.705E).
Il 27-28 ottobre abbiamo un parziale
cambio di equipaggio: scendono per tornare a casa Adolfo e Sara, mentre
arrivano Giovanna (che era già stata a bordo da Halifax alle Azzorre) e Laura e
Marten, vecchi amici del Paterazzo.
La mattina del 27 ottobre, puntuale come
una cambiale, arriva il kit di ricambi dall’Amel. Ci mettiamo subito al lavoro.
Verso sera, a lavoro concluso, l’elica di prua funziona perfettamente.
Domenica 29 ottobre salpiamo da Ibiza
verso Cabrera, ma questo ve lo racconteremo nella prossima puntata.