mercoledì 23 aprile 2014

Il giro riprende: di nuovo a Raiatea

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Dopo sette mesi trascorsi a casa, il 15 aprile lasciamo Verona per tornare su Refola, lasciata lo scorso settembre al Chantier Naval des Iles di Raiatea, al secco.

Un viaggio di circa 36 ore (Milano – Londra – Los Angeles – Tahiti – Raiatea) ed eccoci di nuovo in Polinesia, dove ci accoglie un tempo instabile, che alterna cieli sereni a nuvole nere ed acquazzoni intensi quanto brevi. La temperatura è alta, ma mitigata da brezze leggere.

Troviamo Refola in perfetta forma: è bella, pulita e profumata. La nostra “boat keeper”, Cathy, ci fa trovare a bordo persino due corone di fiori, in perfetto stile polinesiano. Siamo stanchi morti per le fatiche del viaggio, ma arriviamo alle 9 del mattino e se dormiamo adesso rischiamo di non prendere il ritmo giusto e restare sballati per giorni … Al lavoro, dunque: io comincio a controllare lo stato della barca, mentre Lilli disfa i bagagli.

Il pomeriggio crolliamo in un sonno ristoratore che ci aiuta a smaltire il viaggio e la differenza  di fuso orario (12 ore).

Il 17 aprile la giornata inizia alle 6.30 con una fitta lista di lavori: alcuni  - levigatura dell’opera viva e applicazione dell’antivegetativa - li deleghiamo  al cantiere, ma altre 25 voci in coperta ed in sala motori diventano il nostro “passatempo”; come al solito, alle voci già programmate, se ne aggiunge sempre qualcuna inaspettata, come per esempio la pompa elettrica di sentina, che semplicemente ha smesso di funzionare.

Lo smontaggio della pompa con quei maledetti tubi che non si staccano, la sostituzione delle valvole e della membrana ci porta via mezza giornata (e 5-6 litri di sudore).

Qui al cantiere ritroviamo Michele di Gulliver, che proprio ora inizia la sua nuova stagione di charter, e poi Marzia ed Alessandro di Parmelia, che avevamo conosciuto alle San Blas. Sono venuti a trovarci anche Vito e Daniela, conosciuti prima via radio e poi alle Marchesi, nonché Luigi e Silvana; Luigi in pratica è il Net Controller del Pacifico, nel senso che coordina i collegamenti via radio SSB di tutte le barche italiane sparse negli oceani. Ci eravamo sentiti solo via radio, rimanendo in contatto tutta la scorsa stagione, e finalmente qui abbiamo avuto occasione di incontrarci di persona.

I contatti radio alle 20.00 locali proseguono con tanti amici conosciuti lo scorso anno: Rosario che si trova vicino a Mopelia, Anna e Paolo di Zoomax, Alberto e Sabrina di Gioel e Leopoldo di Yaya in Nuova Zelanda; una grande comunità di navigatori italiani, che non ci fa sentire poi così distanti da casa, seppure siamo nella parte opposta del mondo.

Insomma è cominciata la “solita” vita dei velisti oceanici, che per il momento è fatta soprattutto di duro lavoro per mettere a punto la barca, ma - speriamo presto - tornerà ad essere fatta di mare, isole, e sole …     se tutto va bene, venerdi 25 aprile dovremmo scendere in acqua, lasciandoci alle spalle i disagi della vita di cantiere!                                                                                                                                                

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