Il 2025 si apre con una bella novità per
Refola: abbiamo ordinato nuove coperture per i divani della dinette alla
veleria OneSails Sicilia, ed hanno fatto un bel lavoro!
L’indomani, domenica 18, iniziano i
lavori: rimontaggio drizze, genoa, cambio olio e filtri del motore e del
generatore.
Lunedì alaggio di Refola al cantiere.
“Oh cacchio!”, penso, “Un po’ di lavoro lo
devo fare e inoltre, pensando di dover fare carena, ho prenotato un
appartamento per una settimana!”.
Mi riprendo rapidamente dalla sorpresa e
avanzo una richiesta: ho bisogno che i tecnici del cantiere mi montino i nuovi
cuscinetti del generatore eolico. La mossa riesce: il varo di Refola viene
rimandato al giorno dopo.
Fortunatamente riusciamo modificare la
prenotazione dell’appartamento e ridurre la nostra permanenza a soli due giorni.
Al cantiere avevo commissionato anche la
sostituzione dell’alternatore del motore; l’intervento è stato fatto al ritorno
di Refola in banchina, ed ha portato una sorpresa: è necessario
sostituire anche il tubo di ricircolo del liquido di raffreddamento, che era rotto.
Un’altra sorpresa ce l’ha riservata la
randa. Mi ero accorto che usciva con difficolta dall’albero di maestra in cui è
avvolta; per verificare la tiriamo giù completamente e troviamo tre strappi in
corrispondenza della penna; la consegniamo alla veleria e in due giorni ce la
riportano riparata.
Naturalmente tra le operazioni
preliminari alla partenza non può mancare una grande cambusa, che ci renda autosufficienti
per un lungo periodo.
La partenza per la Grecia era programmata
per domenica 25, ma un’attenta valutazione delle previsioni meteo (nello Ionio
forte maestrale con raffiche a 40 nodi) mi induce a rimandarla a lunedì 26. E
infatti molliamo gli ormeggi alle 8.00 di lunedì 26 ottobre; siamo diretti a Pilos
(Navarino), sulla costa W del Peloponneso; rotta E, 352 miglia; prevedo due giorni
e qualche ora di navigazione.
Usciamo dal porto a motore e purtroppo non
lo spegniamo più fino quasi all’arrivo; all’inizio c’è un bel vento sui 15-17
nodi da SW, in poppa, che diventa un apparente sui 8-10 nodi; con il motore al
minimo (1400 g/min) procediamo a 7-7,5 nodi. Poi superato capo Passero il vento,
sempre in poppa, diminuisce sempre più e così rimane fino a 30 miglia dalla
costa greca, quando finalmente gira a NW, consentendoci finalmente di spegnere
il motore.
Due le prese alla pesca. La prima è sfortunata:
si scioglie il nodo fatto sulla girella e perdiamo tutto, esca e tonno. La seconda,
all’imbrunire del secondo giorno di navigazione, ci regala un bel tonno
alalunga sui 4-5 chili. Il mattino seguente Angelo lo sfiletta e ne ricaviamo 5
buste che mettiamo sotto vuoto nel freezer, più una bella dose da gustare a
pranzo alla “ceviche”, crudo marinato con olio e limone e verdure.
La navigazione è piacevole, nonostante il motore; ci alterniamo in turni di guardia di due ore con parziale sovrapposizione durante la notte; la luna nuova ci permette di ammirare un cielo stellato che non vedevamo da tempo immemorabile.
Ormeggiamo nel marina che ci aveva già
ospitato nel lontano 2007, quando Refola era una bambina ed io di poco
più grande: era in fase di allestimento allora, e così lo ritroviamo 18 anni
dopo. Il portolano (Grecia Ionica di Nicola Trentini ed. 2022) dice che il progetto
per il completamento delle strutture è stato approvato, chissà… Comunque per
ora l’ormeggio è gratuito e infatti ci sono moltissime barche; un gentile
navigatore inglese ci fa segno di metterci accanto alla sua barca e allo scopo fa
spostare il gommone della barca vicina.
Nel tardo pomeriggio Cristina, Andrea ed
io visitiamo il paese, carino con tanti negozi, acquistiamo del pane e delle
mele e rientriamo in barca.
Come sempre, complimenti a Refola
e al suo equipaggio!